I sogni irrealizzabili, nel contesto dei bindle rigids, si riferiscono alle visioni, alle speranze e alle aspirazioni idealizzate a cui i lavoratori transitori e gli hobo si aggrappavano durante i momenti difficili. I bindle rigidi erano lavoratori migranti durante l'era della Grande Depressione che viaggiavano per il paese in cerca di lavoro, portando le loro cose in un bindle, un rotolo di stoffa appeso sulla spalla. Nonostante le circostanze difficili, molti sono rimasti legati al sogno di un futuro migliore o ai modi per migliorare la propria situazione anche in condizioni terribili. Potrebbero aver fantasticato di trovare un lavoro stabile, tornare a casa, acquisire ricchezza o semplicemente godersi un domani migliore. I sogni irrealizzabili fungevano da meccanismi di coping, fornendo speranza in mezzo alle avversità e dando a chi era in difficoltà la motivazione per continuare ad andare avanti nonostante gli ostacoli scoraggianti.