Una possibile origine di questa credenza è l’antica venerazione egiziana per i gatti. Nella mitologia egizia, i gatti erano associati alla dea Bastet, spesso raffigurata come una donna con la testa di gatto. Si credeva che Bastet avesse il potere di proteggere e curare i gatti, ed era anche associata alla fertilità e al parto. È possibile che la convinzione che i gatti abbiano nove vite sia nata dalla convinzione degli egiziani nel potere di Bastet di proteggere i suoi sudditi felini.
Un'altra possibile origine di questa credenza è la superstizione europea medievale secondo cui i gatti erano familiari delle streghe. Si credeva che le streghe fossero in grado di trasformarsi in gatti, e si credeva anche che i gatti potessero essere posseduti da spiriti maligni. Ciò potrebbe aver portato alla convinzione che i gatti avessero vite multiple, poiché erano visti come in grado di ingannare la morte trasformandosi o essendo posseduti da spiriti maligni.
Infine, la convinzione che i gatti abbiano nove vite potrebbe essere semplicemente dovuta al fatto che i gatti sono animali molto resistenti. Sono in grado di sopravvivere alle cadute da grandi altezze e sono anche molto bravi a curarsi. Ciò potrebbe aver portato le persone a credere che i gatti abbiano una sorta di potere soprannaturale che consente loro di sopravvivere a lesioni che sarebbero fatali per altri animali.
Qualunque sia l’origine della credenza che i gatti abbiano nove vite, si tratta di una superstizione ampiamente diffusa che persiste da secoli. È una testimonianza del fascino duraturo che i gatti esercitano sugli esseri umani.