Ogni volta che la Luna passa attraverso un segno cardinale e attiva il quadrato Urano/Plutone noto che accadono cose simili. Spesso c'è la sensazione di essere sopraffatti da qualcosa, pensieri oscuri, una giornata particolarmente caotica che sembra piena zeppa di significati o simbolismi più profondi, sincronicità, lapsus freudiani sospesi nell'aria come gioielli misteriosi, o notizie scioccanti o informazioni che vengono alla luce. Quasi sempre dimentico che è il giorno di Urano/Plutone, ma quando finalmente ricordo mi rilasso e riconosco che è successo qualcosa di speciale.
A volte scherzo con i miei studenti sul fatto che i pianeti esterni sono come prendere i funghi, e ci sono alcune cose che generalmente vuoi evitare mentre sei nel mezzo di qualsiasi forte “viaggio di fitoterapia. " Innanzitutto, evita gli specchi. Secondo, non sforzarti di capire la vera natura della pianta mentre stai comunicando con la pianta, come uno di quegli appuntamenti fastidiosi in cui due persone cercano di sapere tutto quello che c'è da sapere l'una sull'altra, parlando tutta la notte su se stessi piuttosto che fare qualcosa insieme e lasciare che il carattere emerga da solo. Queste idee nella mia esperienza si applicano anche ai pianeti esterni. Avendo appena terminato una congiunzione Plutone/Luna lunga diversi anni, mi sento come se avessi imparato le stesse lezioni. Non guardare nello specchio con i pianeti esterni, o almeno non fissare uno specchio planetario esterno per troppo tempo. In altre parole, fai attenzione a pensare troppo a te stesso mentre sei sotto i raggi invisibili di un pianeta esterno. Questi pianeti sono naturalmente dirompenti per l'ego e possono anche amplificare notevolmente le fantasie più distruttive dell'ego. Sembrano fare del loro meglio per noi quando viviamo le esperienze e lasciamo che il processo totale agisca come una medicina. E in secondo luogo, non cercare di capire la natura dei pianeti esterni mentre anticipa o durante un'esperienza planetaria esterna. Per me è un errore cercare di riassumere ordinatamente il significato archetipico o mitico di questi pianeti lontani, poiché penso che parte di ciò che li rende speciali sia la loro invisibilità e la loro oscurità. Forse il modo migliore per conoscere i pianeti esterni è vivere attraverso le loro esperienze, ancora e ancora, e imparare lentamente a circondarli di parole che agiscono nello stesso modo in cui agisce il vero processo del transito planetario. Quindi parlare di Plutone o di Urano riguarda meno gli slogan, le definizioni e i miti ben noti e più l'interruzione invisibile a una serie di presupposti o un gesto sovversivo o una rivelazione potente ma sottile di qualcosa che è stato nascosto alla bella vista. I pianeti esterni sembrano mostrarsi più chiaramente quando offuscano una cosa mentre contemporaneamente rivelano qualcos'altro. Non si annunciano eccessivamente, e mentre molti astrologi moderni amano confrontare i pianeti esterni in positivo con Saturno in negativo, come se la loro funzione fosse migliore o aggiungesse più intelligenza al modello astrologico (oltre Saturno =migliore), è la mia sensazione che parlare troppo dei pianeti esterni in questo modo sia ironicamente saturnino e in realtà manchi il tipo di raffinatezza immaginativa che questi pianeti portano all'astrologia.
In ogni caso, mettilo nella tua pipa e fumalo!
Preghiera:aiutaci a sentire e vedere l'invisibile, come il vento sull'acqua. Aiutaci a imparare la sua lingua piuttosto che forzare le nostre stesse parole.