Alcune idee da considerare come corpi sottili nell'astrologia di oggi...
* Conoscere la nostra grandezza significa conoscere la nostra posizione, il nostro posto e le limitazioni particolari che ognuno di noi ha che ci rende unici
* Conoscere il nostro potenziale significa anche imparare discriminare da visioni di vasta portata della nostra grandezza in impegni o nicchie specifici...
* Costruire e manifestare a volte sono parole spazzatura... cosa stiamo costruendo in particolare, e abbiamo attraversato la tranquilla nobiltà delle sconfitte che non solo umiliano l'ego ma anche dargli un posto specifico con dei limiti prestabiliti entro cui lavorare?
C'è una tranquilla gioia nel limitarci. Anche quando sentiamo di avere un potenziale illimitato... la verità di solito è che il nostro potenziale non vuole essere illimitato... vuole assolutamente prendere la sua forma unica, e le forme per loro stessa natura sono limitanti... limitate. L'idea radicale del momento è che limitarsi, affinare la nostra concentrazione e fidarsi di questa contrazione approfondisce la forza del nostro carattere. Questo è un tipo diverso di vittoria.
Come dice l'IChing, “Sii come il sole a mezzogiorno. Non piangere l'inevitabile discesa."
Cosa rende così grande il Sole a mezzogiorno? L'IChing insegna in questo piccolo testo che la grandezza della posizione più alta del Sole contiene in sé la nobile conoscenza della propria morte. Questo è il corpo nero nella luce.
Parole, frasi e immagini da considerare in questo momento:
* Giuramenti
* Vittoria
* Riconoscimento limiti
* Il sole a mezzogiorno, pronto a declinare
* Un luogo specifico, sapendo che è il posto giusto
* Una forza di regalità interiore/orgoglio/potere che si costruisce più forte ma anche più silenziosa
* Illusioni che si sgretolano ma ci lasciano anche con la consapevolezza di dove siamo effettivamente, dove siamo effettivamente in piedi
* La quieta chiarezza di una visione più precisa
Preghiera:sii come il sole a mezzogiorno, non piangere la discesa ma risplendi con la forza della tua quieta regalità, la qualità della luce che solo la morte può vedere
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